Attraverso il Catinaccio, intorno al Sassolungo e lungo lo Sciliar

Giorno 2, lunedì 15 Agosto 2011:Passo di Dona - Rif. Micheluzzi

Nella verdeggiante Valle Duron

Dal Passo Dona scendiamo per circa 650 metri di dislivello fino alla verdeggiante Valle Duron. L’aria è pulita e tersa come se non fosse successo niente … avvertiamo solamente ancora una certa umidità.

Che vista! All’estrema sinistra in lontananza al Passo dell’Alpe di Tires si ergono le torri e i merli dei Denti di Terrarossa immersi nel cielo che nel frattempo è divenuto parzialmente blu, e davanti a noi sullo sfondo si distende il Sassopiatto.

In questo punto la roccia è in parte nera e si ha la sensazione di correre su un mucchio di carbone. Infine dopo aver attraversato un prato verde alpino, raggiungiamo la strada forestale della valle mantenendoci sulla destra verso la nostra destinazione.

Meta giornaliera: Rifugio Micheluzzi (1.860 m)

Ormai si va incontro alla sera, al culmine di una giornata molto avventurosa e lunga per noi. Su una ringhiera di legno un po’ in disparte dal rifugio ci apprestiamo a stendere di nuovo ad asciugare le nostre camicie intrise di sudore, i pantaloni e le calze. Gli ultimi raggi di sole solleticano i nostri scarponi da escursionismo, di più oggi non possono fare.

C’è molto da raccontare quando seduti a tavola a mangiare passiamo in rassegna la giornata che stiamo per lasciarci alle spalle. Soprattutto il tempo è stato centrale in questa tappa e per un momento abbiamo creduto di non poter raggiungere questo affascinante e accogliente rifugio.

Saliamo alle nostre 2 camere matrimoniali del sottotetto per trascorrere una serata tranquilla e riposante.

Testo di Reinhard Jakubowski di Gladbeck con estratti del diario di Hildegard. Foto di Bärbel & Reinhard Jakubowski. Utilizzo permesso per amichevole concessione degli autori.

I rapporti e gli articoli degli scrittori ospiti non riflettono necessariamente l’opinione del proprietario del mezzo di comunicazione.

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